GLI INIZI DELLA SCUOLA: GIOVANNI DA RIMINI

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Giovanni da Rimini, Annunciazione (particolare), Rimini, Chiesa di Sant'Agostino

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Giovanni da Rimini, Apparizione dell'angelo a Gioacchino (particolare), Rimini, Chiesa di Sant'Agostino

Giovanni è citato per la prima volta nel 1292 per la registrazione del pagamento di un canone: "Zagnonus pictor de contrata Sancti Iohannis Evangeliste". Analoghi pagamenti sono registrati alle date 1295, 1299 e 1300. Il nome del pittore compare poi su una croce conservata nella chiesa di S. Francesco a Mercatello sul Metauro insieme a una data da interpretare verosimilmente come 1309 (o 1314): "Iohannes pictor fecit hoc opus / fr. Tobaldi m. MCCCVIIII [o MCCCXIIII]". Dopo la fondamentale distinzione effettuata da Longhi, altri importanti studiosi come Brandi, Volpe e Boskovits hanno raggruppato sotto il nome di questo artista un certo numero di dipinti ad affresco e su tavola. Il preminente carattere giottesco, la massiccia volumetria delle figure nella sua produzione ha indotto a ipotizzare che la formazione di Giovanni sia avvenuta a contatto con il caposcuola toscano forse ancora prima che questi operasse a Rimini, e dunque ad Assisi. Le Storie della Vergine nella cappella del campanile nella chiesa di Sant'Agostino a Rimini adottano l'inquadratura illusionistica utilizzata da Giotto nelle Storie di san Francesco ad Assisi. Il dossale di Giuliano da Rimini di Boston, datato 1307, offre un prezioso termine ante quem per la datazione del ciclo mariano di Giovanni. Nel dittico con Storie di Cristo e santi ora diviso tra Roma e Londra ci sono altre importanti citazioni tratte da Giotto. Giovanni rinnova dall'interno schemi bizantini, come nella preziosa anconetta di Faenza. Al secondo decennio del XIV secolo potrebbero spettare le opere già riunite sotto il nome convenzionale di Maestro dell'Arengo: il Giudizio universale nell'arco trionfale di San Giovanni Evangelista e il trittico della Madonna con il Bambino tra i santi Giovanni Evangelista e Paolo per il quale Volpe ha ipotizzato la provenienza dalla stessa chiesa degli Agostiniani di Rimini. La sua attività probabilmente non si estese oltre la metà del secondo decennio.

GLI INIZI DELLA SCUOLA: GIOVANNI DA RIMINI