IL FONDO CARLO VOLPE

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La fototeca Volpe, acquistata nel 1988 dall'Istituto per i Beni Culturali (IBC) della Regione Emilia-Romagna, dal 2006 ceduta al Dipartimento delle Arti Visive e dal 2020 passata sotto la gestione della Biblioteca delle Arti (ABIS), ha mantenuto la sua unità archivistica originale e ancora oggi riflette in maniera evidente l'ordinamento dei materiali creato dal suo costitutore, Carlo Volpe. Il suo fondo è costituito da 32000 elementi, tra cui stampe all'albume, stampe alla gelatina bromuro d'argento, fotocolor. Molte fotografie provengono da acquisti o commissioni di campagne ad hoc richieste per l'approfondimento scientifico su argomenti storico artistici svolti in ambito accademico. Di grande rilievo appaiono i nuclei dedicati alla pittura riminese, bolognese e umbra del XIV secolo, ai pittori caravaggeschi, alla natura morta e al disegno.

Volpe si è servito del fondamentale lavoro di importanti ditte specializzate quali Villani e Fotofast per illustrare il proprio libro Pittura riminese del '300 (1965). In quegli anni procurarsi una buona foto era uno strumento indispensabile per la ricerca.

IL FONDO CARLO VOLPE