INTRODUZIONE ALLA MOSTRA

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Fase di scansione delle fotografie

Con questa mostra ci proponiamo di illustrare un frammento di quella che fu l'intensa ricerca di Carlo Volpe relativa allo studio dell'arte riminese del Trecento. Nel fare questo abbiamo avuto la grande fortuna di avere tra le mani uno degli strumenti più importanti che lo studioso ha utilizzato e che ci ha lasciato: le sue fotografie, oggi conservate presso la Biblioteca delle Arti dell'Università di Bologna.

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Carlo Volpe, La pittura riminese del Trecento, Milano: Spagnol, 1965

Nel 1965 Volpe pubblica La pittura riminese del Trecento, ancora oggi un punto di partenza insostituibile per chiunque voglia addentrarsi nello studio di questo argomento. È qui che vengono presentate per la prima volta in maniera sistematica le figure dei pittori principali attivi a Rimini, a partire dalla prima generazione, dall'inizio del Trecento (Giovanni e Giuliano da Rimini, il Maestro dell'Arengo), fino ai pittori operanti negli anni Cinquanta, quando l'arte riminese sembra cadere in declino, forse a causa della morte dei più talentuosi artisti per la peste del 1348.
Il nostro focus riguarda i primi decenni del secolo XIV, quando i pittori che operavano in città dovettero reagire alle novità rivoluzionarie portate da Giotto, dando avvio a quella che può essere definita la "scuola pittorica riminese", i cui risultati artistici sono degni di stare accanto a "scuole" regionali contemporanee il cui prestigio critico è da molto più tempo già affermato.

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